Novembre è stato un mese di passaggio, al Vivaio. Dopo un ottobre caldissimo e asciutto, finalmente è arrivata una pioggia seria e abbondante, che per fortuna ci ha risparmiato i danni che ha purtroppo fatto altrove. In queste giornate fredde mi sono dedicata alla pulizia e al riordino del Vivaio, dopo il caos estivo e mesi di temperature altissime.
In giardino comunque, nonostante le giornate corte di novemrbe, il freddo, la nebbia e il vento, ci sono ancora molte più piante fiorite che gli altri anni. Hanno finalmente trovato ristoro dopo mesi cocenti, e sembrano aver dato un senso alla famosa affermazione che l’autunno sia una seconda primavera. Comunque le foglie stanno finalmente iniziando a cadere, e come ogni anno non mi stanco di ripetere che sono oro, e non vanno buttate, ma lasciate a nutrire il suolo, gli insetti o la compostiera.
Ho riempito le mangiatoie di semi per gli uccellini, ho usato le palle che si acquistano già pronte, ma ho eliminato le retine di plastica, perché va sempre a finire che qualcuna rimane in giro, e non va bane. Ho già visto passeri, il pettirosso, il merlo, il codirosso e qualche cinciallegra, tutti uccelli che 7 anni fa, quando siamo arrivati, non c’erano. Finalmente inizio a vedere i risultati di tanto piantare alberi e siepi miste per regalare cibo e riparo. Spero che il numero di uccellini aumenti esponenzialmente di anno in anno, oltre ad essere importantissimi per l’ecosistema, è un vero piacere lavorare sentendoli cantare, un sogno che si realizza.
Una delle gioie di ottobre sono state le dalie. Confesso che non le ho quasi mai annaffiate, e le davo per spacciate ad agosto, così le avevo potate drasticamente, ma con le prime piogge hanno iniziato la rincorsa fino a un’esplosione di colori. Le ho raccolte per portarle al cimitero dai miei nonni, ma a metà mese erano sfiorite, così ho provveduto alla pulizia dell’aiuola. Conserverò i tuberi in magazzino per l’inverno, e in primavera le pianterò credo nell’orto, perché dove sono state a dimora per gli ultimi 2 anni ho pulito e piantato dei rosai che stavano in altre zone del giardino senza riuscire a prosperare. Attorno ai rosai pianterò alcune delle mie amate perenni del Vivaio.
La rosa canina ha le bacche belle rosse, ma non c’è stata ancora una gelata, quindi devo attendere per raccoglierla. Quest’anno, come ogni anno, faticosamente ne estrarrò la polpa da mescolare al miele, e ogni mattina ne darò una punta al figliolo. Se avrò la pazienza, perché é proprio un lavoraccio lungo e noioso, ne essiccherò un po’ per le tisane, utili più per il sapore che per le vitamine, che col caldo dell’acqua si degradano.
In tutto il giardino ho lasciato il secco, ho già visto il pettirosso andare a mangiare i semini delle more, e il codirosso va sempre a cercare acini non raccolti. Per questi animaletti il secco è preziosissimo, mentre noi a volte lo consideriamo uno scarto da eliminare, ma in Natura non esistono scarti, tutto si trasforma e cambia all’interno del cerchio della vita. Se c’è un mese che fa riflettere proprio su questo concetto è novembre, infatti vengono celebrati i defunti, e una volta, per San Martino, terminavano i contratti agricoli. Come dicevo all’inizio, è un mese di passaggio, e va vissuto per quello che è, con le sue luci e le sue ombre necessarie.
Spero che per voi sia stato un mese ricco di pensieri fecondi e di raccoglimento, come la Natura ci suggerisce.