In primavera in alcune zone c’è la corsa al luppolo, orde di persone armate di coltellino e sacchetto si sparpagliano nelle zone incolte a cercare i germogli più teneri di Humulus lupulus, che nella nostra zona si chiamano “bruscandoli” e si utilizzano principalmente per risotti e frittate, come si fa per gli asparagi.
Parti da utilizzare
Di questa pianta però non si consumano solo i germogli, infatti nella tradizione popolare le giovani foglie di primavera sono ottime per insalata e tisane, e i fiori femminili, detti coni, si raccolgono in autunno. Si utilizzano in erboristeria per il loro effetto tonico, calmante e digestivo. Sono anche un ingrediente per la preparazione della birra.
Una pianta dioica
Perchè si parla di fiori femminili e maschili? Perché in botanica il luppolo viene definito specie dioica, ovvero è una pianta in cui fiori maschili e femminili sono presenti su individui diversi. Avremo piante maschio e piante femmina. Questa è una condizione poco diffusa in natura, la maggior parte delle piante che conosciamo sono monoiche, ovvero che hanno nel proprio fiore sia elementi maschili che femminili.
Nella siepe del giardino attorno al vivaio abbiamo alcune piante di luppolo, per cui ogni anno sperimento nuovi modi di cucinarlo, e devo dire che la ricetta di quest’anno è piaciuta particolarmente, anche perché permette di conservare il luppolo in frigorifero per alcuni giorni e di utilizzarlo un po’ per volta, magari durante un aperitivo, servito su crostini.
Luppolo marinato
Raccogliete in modo responsabile i germogli di luppolo, lavateli e lessateli per qualche minuto in acqua bollente salata a cui avrete aggiunto mezzo bicchiere di aceto bianco.
Quando sono abbastanza teneri scolateli e sciacquateli sotto l’acqua fredda, questo passaggio consente di mantenere un bel colore vivace e di fermare la cottura.
Condite i germogli con un trito di menta e prezzemolo, metteteli in un vasetto ben schiacciati e copriteli con olio di oliva. Riponete in frigorifero e lasciate riposare per qualche ora prima di servirli.
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