
E’ il mese in cui diventa più evidente il passaggio tra inverno e primavera, improvvisamente ci accorgiamo che gli alberi fioriscono, i narcisi si aprono, l’erba cresce,… è ora di iniziare i lavori di marzo in giardino.
Ma non bisogna fidarsi troppo, le ultime gelate sono dietro l’angolo, e come a noi giardinieri entusiasti capita di vestirci troppo leggeri e pagarne poi le conseguenze, allo stesso modo alcune piante possono subire i danni degli ultimi freddi. La parola di marzo è “cautela”.
Sono molte le cose che si possono fare in questo periodo, e viste tutte assieme possono sembrare un po’ sovrastanti. Per ottenere il massimo dalla nostra passione per il giardinaggio consiglio di fare un po’ per volta, senza stress, senza ansia, senza ambire alla perfezione. Dobbiamo innanzitutto stare bene.
I lavori di marzo
Le erbacee perenni stanno progressivamente iniziando la ripresa vegetativa, chi prima e chi dopo. Appena si vedono i segnali della nuova crescita possiamo eliminare il secco rimasto. Se ci sono ancora dei capolini secchi con semente, possiamo lasciarli in un angolo di giardino a disposizione della fauna in attesa che arrivino tempi migliori.
I primi narcisi sono fioriti, e man mano che il mese avanza inizieranno anche a sfiorire. Una semplice operazione è rimuovere i capolini ormai senza petali prima che vadano a seme, ma lasciamo le foglie finchè non saranno completamente secche. Il motivo lo puoi leggere qui.
Anche le graminacee stanno riprendendo a vegetare, se non l’hai ancora fatto puoi prendertene cura seguendo le regole che trovi in questo post.
Assieme agli uccellini e alle api tornano anche le nemiche numero 1 dei giardinieri: lumache e limacce. Se il loro numero è tale che stanno diventando un problema, il modo naturale più efficace e meno inquinante è armarsi di torcia frontale e raccoglierle al crepuscolo, poi possono essere traslocate altrove. La cosa migliore in assoluto è cercare di rendere il nostro giardino accogliente per i predatori naturali: ricci, lucertole, uccelli, anfibi,…Sul lungo periodo questo percorso si rivelerà il migliore e il più sensato per l’ecosistema.
Diserbo manuale
Le erbe spontanee stanno incominciando a manifestarsi in tutto il loro vigore. Se nel prato naturale sono una risorsa, nelle bordure vanno tenute sotto controllo per evitare che sovrastino le cugine più delicate che noi giardinieri amiamo tanto. Banditi i diserbanti, ci si arma di coltellino e si estirpano cercando di eliminare più radici che si può. Alcune piante, per esempio il Tarassaco, riescono a creare nuovo fogliame anche da una piccola parte di radice rimasta nel suolo.
Se abbiamo piantato piante che si autodisseminano, può essere che i semi siano germogliati in sovrabbondanza. E’ il momento di diradarli o di spostare le giovani piantine dove desideriamo che crescano.
Si può distribuire una buona pacciamatura sulle bordure e sui vasi per limitare l’arrivo di semi di spontanee.
Nuove piante
Se ancora non l’abbiamo fatto, è il momento di mettere a dimora nuove piante resistenti al gelo. Le erbacee perenni disponibili in questo periodo sul nostro catalogo sono resistenti e non avranno problemi con le gelate tardive. Piantarle il prima possibile le aiuta a soffrire meno lo stress rispetto a quando sono in piena fase vegetativa, e magari fiorite con temperature più alte.
Il giardino e il balcone sono i luoghi in cui passeremo il nostro tempo libero, ogni azione volta a renderlo un posto pieno di armonia e vita è un regalo che facciamo a noi stessi e alle generazioni future.
Scegli le tue piante coltivate senza pesticidi e senza diserbanti.