La menta è una pianta perenne della famiglia delle Lamiaceae molto semplice da coltivare. Cresce anche spontanea in molto zone di Italia, e negli anni sono state create varietà particolari, interessantissime da coltivare per scopo alimentare, grazie alla diversità e particolarità degli aromi.
In terra o in vaso?
La menta è una pianta che è in grado di ricoprire in breve tempo superfici molto ampie, la risposta a questa domanda quindi dipenderà soprattutto da che uso se ne vuole fare in giardino e da quanto spazio si ha a disposizione. In generale noi consigliamo sempre di tenerla in vaso per contenerla. Occorrerà un vaso dialmeno 40 cm di diametro e possibilmente abbastanza profondo. Il terriccio universale di ottima qualità andrà benissimo come substrato e saranno necessarie regolari concimazioni, in quanto predilige terreni ricchi.
L’irrigazione
La menta non ama i terreni troppo secchi, e ugualmente detesta i ristagni idrici, che le causano problematiche. Nelle stagioni calde e siccitose andrà annaffiata regolarmente, ma anche in inverno, se ci sono periodi in assenza di pioggia, bisognerà ricordarsi di bagnare i vasi e il terreno.
Il riposo vegetativo
Durante l’inverno, soprattutto in presenza di gelate, la menta perde le foglie ed entrerà in uno stato di apparente riposo, mentre sotto terra sarà in rapida espansione per tornare molto più abbondante nella primavera successiva.
La raccolta e la conservazione
Le foglie di menta possono essere raccolte in ogni momento, meglio se al mattino dopo che la rugiada si è asciugata. Non bisogna avere paura di tagliare abbondantemente, in quanto questa operazione stimola la produzione di nuove foglie. Può essere conservata in frigorifero e consumata entro breve, oppure otilizzata per preparare lo sciroppo di menta. In alternativa può essere essiccata, tramite un essiccatore, o in cestini in luogo caldo, ombreggiato e ventilato, o a mazzetti appesi all’ingiù.
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