Il concetto di erbe infestanti è un’invenzione tutta umana, ma in Natura tutto ha una sua utilità. Il Rovo, spesso odiato e combattuto, è invece una pianta pioniera di grandissima importanza ecologica.
Cosa sono le piante pioniere
Le piante pioniere sono piante che arrivano per prime su terreni di recente formazione, ad esempio dopo frane, incendi, eruzioni vulcaniche, ma anche su terreni depauperati dall’uomo e poi abbandonati. Sono talmente resistenti da riuscire a crescere in condizioni che altre piante difficilmente sopporterebbero. In questo modo favoriscono la rigenerazione del suolo.
Il rovo
Il rivo cresce in terreni poveri di sostanza organica animale. Le sue radici proteggono il suolo dall’erosione, mentre i suoi fitti rami spinosi offrono riparo a piccoli animali come uccelli e roditori, proteggendoli da animali più grandi. Qui gli animaletti e gli insetti trovano anche cibo, e grazie agli escrementi che lasciano, migliorano la fertilità del suolo e lo preparano a diventare un bosco. Infatti i roditori possono interrare al sicuro i semi nel terreno protetto dai rami e reso soffice dalle foglie che, stagione dopo stagione, creano un nuovo strato. In poco tempo spunteranno querce, noccioli, prugnoli,…
La comprensione del ruolo ecologico del rovo ci permette di guardarlo con occhi meno infastiditi e più pieni di gratitudine. La Natura difficilmente sbaglia, e negli ecosistemi tutto ha una sua funzione, come nella nostra società umana. A volte basta solo cambiare punto di osservazione per scoprire meraviglie, e capire che non esiste buono o cattivo, ma equilibri in costante evoluzione e assestamento.
